Provato Le Sabbie Dimenticate

In contemporanea con il film Disney, debutterà su PC e console anche Prince of Persia Le Sabbie Dimenticate, nuovo episodio della serie Ubisoft.

Provato Le Sabbie Dimenticate
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Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Pc
  • Psp
  • Dopo il successo del nuovo Prince Of Persia, uscito circa due anni fa, Ubisoft, vista anche l'uscita a breve nelle sale del lungometraggio dedicato, ha pensato di cavalcare l'onda del possibile successo della pellicola per proporre una nuova incarnazione del principe.
    Le Sabbie Dimenticate (questo il titolo del nuovo pargolo made in Montreal) non si allaccerà dunque all'ultimo episodio uscito, bensì avrà a che fare con i vecchi capitoli ove l'intreccio era saldamente legato alle potenti Sabbie del Tempo.
    Gli studi canadesi, pur mantenendo un certo riserbo, non hanno nascosto il voler riprendere dall'ultima incarnazione almeno le meccaniche platform (adatte, per immediatezza, a tutti i palati) ed alcune scelte di level design.
    E' dunque il momento, codice preview alla mano, di vedere cosa ci aspetta il 20 di Maggio.

    Vecchio e nuovo insieme

    La nuova avventura del Principe, come di consueto, si può suddividere in due tronconi ben distinti: la fase esplorativa (con tanto di puzzle solving ambientale e chi più ne ha più ne metta) ed i combattimenti, ove risiedono le più gustose novità.
    Partendo da questi ultimi possiamo anzitutto dire di aver dimenticato l'uno contro uno a volte noioso del precedente episodio, nonchè la scarsa varietà nel design e nelle capacità dei nemici.
    In "Le Sabbie Dimenticate", infatti, avremo a che fare con tre o quattro tipologie d'avversari diversi in ciascuno scontro: da guerrieri di sabbia dotati soltanto di scimitarra a creature equipaggiate con armature e pesanti scudi, sino ad arrivare a boss e mini-boss di diverso genere.
    Anche il protagonista, però, avrà al suo arco diverse nuove frecce: alle normali stoccate all'arma bianca potrà aggiungere in primis un semplice attacco corpo a corpo, utile per sbilanciare i nemici con lo scudo o spingere l'avversario a parete per una comoda uccisione, ed in secondo luogo una serie di poteri derivati direttamente dalle Sabbie.
    Tramite D-Pad potremo accedere a tre diversi attacchi speciali collegati ad altrettanti elementi della natura; ci sarà quindi la possibilità di scatenare un mini-tornado per diradare folti gruppi di nemici oppure di conferire alla fedele scimitarra il potere dell'acqua (ovvero congelante) o della terra.
    La buona varietà di soluzioni non è però sufficiente a farci chiudere un occhio su un sistema di attacchi a dir poco semplicistico, che abbraccia perlopiù la filosofia del button mashing (con, addirittura, l'assenza della parata), richiedendo, nel peggiore dei casi, un minimo di tempismo per concatenare le combo.
    Concediamo comunque il beneficio del dubbio ad un codice che pare tutt'altro che definitivo, sperando che, nella versione finale, il battle system progredisca con l'incedere dell'avventura.
    Buoni auspici, da questo punto di vista, dalle sfere lasciate dai nemici caduti: le blu serviranno ad accumulare energia magica per utilizzare i poteri della Sabbia, le rosse a recuperare l'energia perduta e le ocra -inutilizzabili in questa nostra prova- potrebbero essere riservate all'upgrade delle abilità.
    Di buona fattura, infine, l'IA dei nemici che tenteranno spesso l'assalto simultaneo senza lasciarci troppo tempo per rifiatare.
    Passando alla seconda fase (il platforming), invero quella più preponderante, abbiamo inizialmente riscontrato molto più che una somiglianza con il predecessore, mostrata soprattutto dall'estrema facilità nel compiere le spettacolari acrobazie utili a superare determinati ostacoli.
    Oltre a poter correre sui muri, saltare, appendersi e chi più ne ha più ne metta il nostro eroe può, stavolta, sfruttare anche le Sabbie del Tempo per riavvolgere gli ultimi quindici secondi e sfuggire alla morte, congelare i flussi d'acqua ed utilizzarli come appigli e molto altro ancora.
    Tali feature, in parte nuove in parte riprese dagli episodi della scorsa generazione, concorrono, unitamente ad un level design davvero ammirevole, a donare una discreta varietà al fluire degli eventi, richiedendo al giocatore buona capacità d'osservazione e -a volte- tempismo.
    Da tenere in considerazione, infine, una buona mole di enigmi ambientali, risolvibili spesso senza troppo consumo di materia grigia ma degni comunque delle più particolari attenzioni.

    Un passo indietro

    Prince Of Persia: Le Sabbie Dimenticate, per quanto visto, non presenta un comparto tecnico particolarmente degno di nota, abbandonando, a nostro avviso unicamente per "seguire" i 35 millimetri, il favoloso cell shading che ha caratterizzato il successo della prima incarnazione Next Gen.
    Siamo difronte, in questo caso, ad un'ottima realizzazione degli ambienti di gioco, sia per quanto riguarda il design strutturale sia per quel che concerne la texturizzazione, impreziosita da un comparto effetti particellari di alto livello (vedere l'elemento acquatico per credere).
    Il tutto viene però parzialmente rovinato da una modellazione piuttosto sommaria di protagonisti, comprimari ed antagonisti, troppo abbozzati nei tratti somatici e spesso per nulla espressivi e/o -per quanto potuto apprezzare- carismatici.
    Anche le animazioni non paiono allo stato dell'arte: seppur gli esseri a schermo si muovano in maniera fluida ed abbastanza credibile spesso l'azione risulta troppo "plastica", quasi fosse rallentata, il che ne diminuisce il realismo.
    Buono il comparto audio con una colonna sonora decisa nel sottolineare le fasi più concitate e campionature ambientali decisamente credibili; di discreto livello anche il doppiaggio, sebbene la versione da noi provata -completamente in inglese- non faccia per nulla testo visto che la definitiva distribuita nei negozi sarà, quasi certamente, doppiata in italiano.

    Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate Prince Of Persia: Le Sabbie Dimenticate si dimostra sin d’ora molto più che un tie-in ma, allo stesso tempo, decisamente meno rispetto ad un action game d’alto livello, qualifica alla quale Ubisoft pareva aspirare. Le ombre e gli elementi ripescati dal passato paiono davvero sovrastare le pur ottime nuove introduzioni che, scelte di level design su tutte, paiono voler comunque garantire un prodotto di discreta fattura; peccato il comparto grafico non sia il surplus che è sempre stato per la serie. Il 21 Maggio -unico momento in cui avremo un parere definitivo- è comunque lontano e, vista anche la natura piuttosto vetusta di questo codice, non escludiamo qualche ulteriore buona sorpresa. Restate sintonizzati.

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