Splinter Cell: Conviction, l'anteprima della nuova avventura

Sam Fisher è pronto a tornare sui nostri schermi, l'abbiamo provato all'E3 2009

Splinter Cell: Conviction, l'anteprima della nuova avventura
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • iPhone
  • iPad
  • Pc
  • I'm your uncle Sam

    Dopo numerose voci di corridoio ed annunci ufficiali che lo volevano quasi cancellato perche' troppo simile ad Assassin's Creed nel gameplay, ecco che Splinter Cell: Convinction si mostra alla press conference introduttiva all'E3 di Microsoft.
    Il titolo Ubisoft vedra' la luce questo autunno in esclusiva per Xbox 360 e PC.
    Ad essere sinceri rimaniamo dubbiosi sulla veridicita' di questa esclusiva: la sensazione, almeno da parte nostra, e' che questa si riveli un'esclusiva solamente temporale.

    Sam Fisher is back

    La demo giocata dai ragazzi del team Ubisoft e' introdotta da un trailer piuttosto accattivante: un Sam piuttosto invecchiato e provato dalle asperita' della vita e' seduto al pianoforte mentre sullo sfondo scorrono le immagini del suo addio all'agenzia.
    Si susseguono quindi due scene parallele: nella prima vediamo Sam andarsene dall'agenzia e cominciare, da solo ed in maniera decisamente "sopra le righe" la sua indagine personale sulla morte della figlia.
    Nella seconda, smessi i panni del pianista, ci si accorge che il buon vecchio Fisher sta conducendo un interrogatorio non proprio ortodosso nei confronti di quello che pare essere un suo ex-collega.
    Dopo una serie di spettacolari andirivieni tra i "due" filmati tutto culmina nell'irruzione di un gruppo di soldati che, al posto di Sam, trova al pianoforte un cadavere.
    L'ex agente segreto sorprende quindi i suoi assalitori, prendendone uno in ostaggio e minacciando i rimanenti.
    Il trailer a questo punto finisce ed inizia, finalmente, il walktrough giocato.
    Sam si trova in un bagno pubblico nell'intento di scoprire qualche informazione su quello che crede essere l'assassinio di sua figlia; veniamo a conoscenza della prima importante feature del gioco: l'ambiente e' completamente interattivo ed e' possibile, nel nostro caso, sbattere il malcapitato su muri, vetri, porte e quant'altro semplicemente portandolo in prossimita' di tali ostacoli dopo averlo preso nella nostra morsa.
    L'azione in tali frangenti e' totalmente scriptata, non ci sono quick time event enon e' possibile scegliere, ad esempio con la pressione di tasti diversi, le azioni da svolgere. Il campionario e' comunque molto ampio e spettacolare ed il resto passa, consecutivamente, in secondo piano.
    Durante il cruento interrogatorio notiamo un'altra interessante feature: tutto, dai titoli di testa, all'evoluzione della storia tramite flashback, ai vari obiettivi delle missioni, apparira' proiettato direttamente sulle strutture componenti l'ambientazione, senza percio' togliere il pathos e l'atmosfera di quello che sembra davvero un action movie degno del miglior Jason Bourne.
    Ottenute le informazioni Sam si ritrova in centro citta', una citta' viva, piena di gente, trafficata, dove pare sara' possibile interagire con molti personaggi, quasi come Assassin's Creed, come si diceva in apertura.
    Qui, utilizzando un'altra importante feature del gioco il nostro eroe mette KO altre tre o quattro guardie nel giro di pochi secondi.
    Gli sviluppatori ci spiegano che in questo quinto capitolo della serie Sam non sara' obbligato a seguire alcuna regole ne' a lavorare per nessuno: e' una missione che svolge per se stesso e per questo il fine giustifica i mezzi, anche i piu' riprovevoli.
    Ci viene quindi spiegato l'Elimination System, un algoritmo che permette di lockare diversi punti d'interesse, dalla location ai nemici, per lasciare al buon vecchio Fisher il compito di eliminarli automaticamente.
    L'esempio e' presto fatto: grazie ad uno specchio rotto (ricordiamo che a questo livello -all'inizio- Sam non possiede alcun gadget) il nostro beniamino riesce ad inquadrare la situazione del giardino interno alla villa nella quale si vuole infiltrare lockando un faro che illumina la zona e due nemici.
    Una volta entrato il nostro eroe spara alla luce, poi in testa alla guardia sottostante ed, infine, disarma a mani nude quella piu' vicina per poi usarla come scudo umano fino a che non la tramortisce sbattendole fortemente la testa su una sporgenza all'apparenza inutile.
    Preferendo ancora un approccio furtivo l'ex agente sfrutta le nuove possibilita' di scalata per aprirsi un varco attraverso una finestra (uccidendo altre due guardie) e quindi verso il suo obiettivo.
    Passata abbastanza agevolmente anche l'ultima stanza, in cui l'alter ego di Rambo si esibisce in un'arrampicata sulle tubazioni con uccisione in salto ad una guardia di ronda a terra, i ragazzi di Ubisoft decidono di mostrarci quanto il nostro beniamino sia altrettanto bravo nell'azione diretta.
    Nell'ultima porzione della dimostrazione vediamo Sam imbracciare un fucile a canne mozze, sfondare una porta e sparare all'impazzata sui malcapitati, sfuggendo ad una granata appena in tempo grazie ad un appiglio esterno fornitogli da una finestra.
    Anche questa volta, al culmine dell'interrogatorio per cui ha scatenato tanta distruzione, irrompe una pattuglia speciale, armata pesantemente che mette la parola fine alla dimostrazione.

    Come gia' detto altre volte Splinter Cell: Convinction assomiglia paurosamente ad Assassin's Creed: Sam puo' arrampicarsi a piacimento -purche' ci sia un appiglio-, camminare tra la gente e, probabilmente, nascondersi tra loro nel momento della fuga.
    Le novita' risiedono quindi nell'orientamento frenetico che l'azione ha preso e nelle possibilita' decisionali che tanta liberta' di movimento ci offre: grazie alla possibilita' di usare Sam Fisher "alla massima potenza" e completamente senza regole potremo infatti decidere se agire in maniera furtiva e letale, ma magari leggermente piu' ragionata, o frontalmente, in maniera sbrigativa.
    Entrambe le azioni, grazie anche all'introduzione di nuove meccaniche per il corpo a corpo e dell'interattivita' totale degli scenari presentano molte variabili ma una semplicita' di fondo che ci ha lasciati oltremodo perplessi.
    L'elevata spettacolarita' dell'azione non ha potuto infatti nascondere quelle che paiono essere le lacune dell'intelligenza artificiale, come sempre ferma ad incassare i nostri colpi senza una minima reazione, una riorganizzazione o qualsiasi altra azione logica di squadra.
    In secondo luogo il sistema delle "eliminazioni", molto simile al "Focus Attack" gia' visto in Call of Juarez (altra produzione Ubisoft) pare davvero favorire troppo il giocatore al quale, a quanto pare, bastera' premere un pulsante per effettuare delle istant kill.
    Non avendo potuto provare con mano il prodotto, tuttavia, ci basiamo su supposizioni e su quello che, premessa l'elevata distanza, abbiamo visto eseguire sul pad dal delegato alla prova con mano.
    Gli sviluppatori hanno infine assicurato che le situazioni in cui ci troveremo coinvolti saranno delle piu' disparate e che quello che si e' visto e' solo un assaggi di cio' che ci aspetta quest'autunno; infine hanno fatto presente che nel corso del gioco Sam recuperera' (non e' dato sapere come) i suoi famigerati gadget, a cui si aggiungera' dell'altro.

    Spie next gen

    Dal punto di vista tecnico Splinter Cell: Convinction e' decisamente convincente: i modelli poligonali sono solidi, ben caratterizzati ed artisticamente riusciti; presentano espressioni facciali ben definite e molo curate.
    Altrettanta cura e' stata posta nel comparto animazioni che figura come uno dei fiori all'occhiello della produzione: oltre ai movimenti di Sam, curati nel minimo dettaglio, anche le semplici guardie avranno ciascuna il suo set d'animazioni per un'esperienza che vuole essere piu' coinvolgente possibile e che si pone l'obiettivo di ricreare un mondo sempre vivo e dinamico attorno al nostro eroe.
    Buone texture e shader, decisamente impressionanti, invece, effetti luminosi e particellari: l'illuminazione rende al meglio l'accesa palette cromatica ed alcuni spettacolari panorami che e' gia' stato possibile ammirare e produce un accattivante effetto "bianco e nero" che ci garantira' la completa protezione dell'ombra.
    Gli effetti particellari, invece, riescono a riprodurre in maniera efficiente esplosioni e fuoco su tutto con un occhio di riguardo anche al fumo ed alle particelle scatenate dalla distruzione ambientale scatenata dal buon vecchio Sam.
    Una lode particolare va al sistema che gestisce l'interattivita' con l'ambientazione: seppur scriptata, infatti, questa risulta spettacolare ed estremamente credibile.
    Sottolineiamo infine l'idea vincente ed accattivante di proiettare tutta l'evoluzione dello storytelling sottoforma di dettagli ed immagini direttamente sullo scenario.
    Ottimi gli effetti sonori ed il doppiaggio che rimane immutato dai capitoli precedenti.

    Splinter Cell: Conviction Sam Fisher e' definitivamente tornato ed e' riuscito a stupire per ben due volte (conference Microsoft e conference UbiSoft) la sua platea con un'accattivante e coinvolgente nuovo ritmo di gioco, con le brutali e spettacolari esecuzioni automatiche e con le possibilita' offerte da un gameplay che riesce a convogliare le meccaniche stealth a quelle action in manier, per ora, impeccabile. Interpretare un agente segreto con capacita' fuori dal comune in un ambiente completamente accessibile ci ricorda' molto la spettacolare trilogia di Jason Bourne ma, allo stesso tempo, ci lascia molte preplessita' sull'esagerata -a nostro avviso- facilita' con cui Fisher porta a termine anche i piu' complessi scontri a fuoco. Non resta quindi che attendere l'autunno o una, speriamo imminente, prova con mano per valutare le effettive qualita' del titolo e vedere se oltre ad un comparto tecnico molto solido Splinter Cell: Convinction presentera' un gameplay bilanciato, un'IA credibile (paragonata a quella discutibile vista sinora) ed uno storyline interessante, a dispetto del piuttosto banale incipit della figlia assassinata. Restate su Everyeye.it per saperne di piu'.

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