Recensione Toy Story 3

Una grande sorpresa esce dalla scatola dei giochi di Avalanche Studio

Toy Story 3: Il Videogioco
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • iPhone
  • Pc
  • Psp
  • Si dice che le sorprese siano sempre dietro l’angolo. E, di fronte all’ultima avventura dei giocattoli più famosi di Hollywood, non possiamo che essere pienamente d’accordo.
    Il discorso sui tie-in videoludici è trito e ritrito, e sappiamo bene come la nostra industria si comporti, ancora oggi, su questo versante. Ma il videogioco dedicato al terzo episodio di Toy Story, il fantastico mondo immaginato dagli studi Pixar, è davvero riuscito a stupirci. Avalanche Studios costruisce un buon prodotto, curato nei minimi dettagli (forse anche merito della stretta collaborazione con gli studi cinematografici), e perfetto per meravigliarci in questa torrida estate. Toy Story 3 - Il Videogioco è capace di ravvivare, nel cuore dei più grandi, il ricordo di quella versatile fantasia infantile, grazie alla quale bastavano un paio di giocattoli per dare vita a dieci, cento, mille storie differenti. Non avevamo le pretese di oggi, ma solo tanta inventiva e tanta potenzialità.

    La scatola dei giocattoli

    Oltre alla solita modalità “storia” che segue filo e per segno le fasi del film più adatte ad essere trasformate in videogioco, dal menù di gioco è possibile accedere a quella che è la vera modalità principale di questo titolo, ovvero, la “scatola dei giocattoli”. Così importante e centrale nell'economia del gioco, merita di essere sviscerata, approfondita e giocata indipendentemente dall'avventura. Si tratta, in pratica, di un ambiente sand-box, dove il giocatore può muoversi e divertirsi nel costruire la sua personale cittadina del west. L’utente assume il ruolo dello sceriffo -potrà scegliere ad ogni ingresso uno tra Woody, Buzz e Jessie- che ha il compito di far fiorire il centro abitato appena sorto in una piana desertica, circondata da canyon e tanta sabbia. Per farlo, i cittadini e gli amici dei protagonisti visti nel film, ci assegneranno diverse missioni, che permetteranno di ottenere monete d’oro. Accumulando la giusta dose di ricchezze sarà possibile acquistare nuova oggettistica o edifici da sistemare qua e là per la città. Il punto di forza di questa modalità non è solo quello di dare libero sfogo alla fantasia del giocatore, che può personalizzare ogni elemento, dai vestiti degli abitanti ai rivestimenti delle case: la scatola dei giocattoli propone anche una serie di missioni varie, divertenti, ben articolate. Seppur non si distinguano certo per un livello di sfida impegnativo, mostrano un level design ispirato, azzeccato ad ogni situazione, ed un'architettura ludica capace di divertire anche il videogiocatore esperto. Girovagare per le strade della cittadina è davvero appagante: l'utente è invogliato a proseguire dalla curiosità di scoprire fin dove le possibilità di personalizzazione possono arrivare. E davvero, poco a poco, si scopre che non c'è limite alla fantasia: si trovano nuove costruzioni da disseminare in giro, inedite aree scoperte da riempire a piacere, e persino delle zone a tema tratte sempre dalla pellicola, in grado addirittura di cambiare il volto artistico del gioco, trasformando la cittadina del west in una potente base spaziale, un fantasioso e poetico mondo naturale o una paurosa casa dei fantasmi. In poco tempo, il giocatore sarà talmente pieno di impegni che non saprà più quale missione affrontare. E allora, perché non provare a dividere gli oneri con un secondo giocatore? Si, perché le potenzialità di questa modalità vengono amplificate al massimo non appena comincerete a giocare in cooperativa. In qualsiasi momento della partita un parente, un amico o chiunque possegga un altro controller può unirsi alla sessione, semplicemente cliccando sul pulsante “start” selezionando anche il personaggio desiderato. La cosa che rende ottima la co-op (solo locale, niente online) è che non sarete legati in alcun modo, nel senso che ognuno può fare quel che gli pare senza essere incatenato agli spostamenti del compagno. Mentre l'utente è impegnato in una quest particolarmente intricata, dunque, il secondo giocatore può rilassarsi dipingendo abitazioni e staccionate, oppure decidere di aiutare il compagno. L’essenza del free-roaming e della libertà d’azione viene insomma esasperata in Toy Story 3. Non ci sono dettami complicati, le missioni non hanno un ordine stabilito, potrete persino farne diverse contemporaneamente e non importa come. A completare il quadro di un comparto già abbastanza notevole, intervengono inoltre interessanti attività secondarie da sbloccare anch’esse con la crescita della città. Ad un certo punto potrete cimentarvi in corse spettacolari con auto giocattolo, sezioni platform con piccoli draghi e cavallini o addirittura accrescere le dimensioni di oggettistica e personaggi disseminati in giro per l’ambiente tramite uno speciale gel colorato. Piccole alternative per intrattenere ulteriormente il giocatore, intrappolandolo in una struttura assuefacente, che mostra una longevità notevole, in grado di divertire per parecchio tempo come neanche videogiochi più blasonati riescono a fare.

    Hai un amico in me

    Spendiamo due parole anche sulla modalità “storia” che, a sorpresa, passa quasi in secondo piano. E -dobbiamo dire- ingiustamente, viste le sue buone qualità. Qui, come anticipato, rivivrete le fasi più emozionanti del film, i momenti più adatti ad essere inseriti in un platform d'altri tempi. E si tratta, per altro, di Platform sviluppato con cura, dotato di un buon level design -talvolta addirittura spettacolare- che riesce a vivacizzarsi grazie agli innesti ludici mutuati da altri generi: ci sono momenti usciti da uno shooter in terza persona (nel caso controlliate Buzz), spezzoni tratti dai party game e qualche velleità esplorativa tipica degli adventure. Anche qui sarà possibile giocare in coopertiva, e alcune missioni stimolano proprio il gioco di gruppo, dal momento che richiedono di combinare le diverse capacità dei tre protagonisti per portare a termine il livello (nel caso siate giocatori solitari, ci sarà la possibilità di cambiare in tempo reale il personaggio controllato tramite la pressione del dorsale).
    Ovviamente, è bene sottolineare che si tratta di un prodotto destinato ad un determinato target, che mostra dunque una facilità forse eccessiva per i palati fini. Non ci sentiamo però di bocciare quanto di buono fatto solo perché Toy Story 3 ha voluto rispettare il pubblico giovanissimo a cui è inevitabilmente destinato. Certo, magari l’inserimento di un livello di difficoltà ulteriore avrebbe aperto la strada ad aspirazioni ancor più elevate, ma il titolo è un piccolo gioiello anche così. In ogni caso, siamo proprio curiosi di vedere lo studio Avalanche a lavoro su qualche altro progetto, magari senza i “freni” imposti dalle logiche imbattibili del mercato.

    La buona qualità dello sviluppo viene confermata anche dal comparto grafico. Nulla di trascendentale, ma la collaborazione stretta con gli studi Pixar si respira in ogni livello. La realizzazione assolutamente fedele di personaggi e location del film deve tutto ad un complesso poligonale piuttosto buono, colorato da un'ottima palette e arricchito da textures di discreta qualità, che denota una cura per il dettaglio quasi maniacale per ogni protagonista (vedi la scritta “Andy” sul suolo delle scarpe di Woody e Buzz). Confermiamo la buona qualità degli effetti speciali, dai giochi di luce alle esplosioni, pur segnalando qualche incertezza nella fluidità d’azione nella fasi più concitate (niente di eccessivo). Le musiche tratte direttamente dalle pellicole (seppur spese a volte siano ripresentate in maniera troppo ripetitiva) e la presenza di alcuni dei doppiatori originali in italiano per i protagonisti, chiudono la magica scatola di giocattoli creata dagli sviluppatori.

    Toy Story 3: Il Videogioco Toy Story 3: Il VideogiocoVersione Analizzata Xbox 360Oltre ad essere una delle sorprese di quest’anno video ludico, Toy Story 3 è senz’altro uno dei tie-in più riusciti che la storia dell’industria ricordi. Pur nella sua semplicità, la principale modalità “scatola dei giocattoli” centra in pieno il senso e l’importanza che hanno avuto questi oggetti per tutti noi, e che hanno oggi per i più piccoli. La possibilità di creare un mondo partendo da zero, armati solo di fantasia e creatività, dando vita a mille storie diverse solo con la fervida immaginazione, è assolutamente strepitosa, e riproposta in maniera magistrale per un software videoludico. E seppur si tratti di un prodotto destinato ovviamente al pubblico giovane (se cercate un regalo per i vostri figli o nipoti compratelo a scatola chiusa), Toy Story 3 riesce a divertire e riaccendere vecchie fiammelle anche nei videoplayer più grandicelli, che di videogiochi tutti uguali e stereotipati ne ha visti fin troppi.

    7.7

    Che voto dai a: Toy Story 3: Il Videogioco

    Media Voto Utenti
    Voti: 202
    7.1
    nd