Recensione Trials Evolution

Un sequel in grande stile

Recensione Trials Evolution
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • Meno costose e di tanto in tanto molto più piacevoli e divertenti, le produzioni Arcade (più contenute ed a basso budget) hanno letteralmente stregato il pubblico in questa generazione. Ecco perché spesso l'attesa per seguiti e quant'altro, all'interno di community come quella di Everyeye.it, sono a dir poco spasmodiche. Indimenticabile il caso di Dishwasher, vero e proprio apripista per il genere, ma da non sottovalutare anche quello di Trials Evolution - seguito di Trials HD in uscita in Digital Delivery proprio in questi giorni.
    Grazie ad un codice recentemente fornitoci siamo riusciti a provare per voi uno dei più divertenti Live Arcade degli ultimi tempi; un titolo che fa della filosofia del bigger & better la sua bandiera, riuscendo a migliorarsi praticamente sotto ogni aspetto ed aggiungendo, alle volte, anche troppi contenuti ad una struttura ludica sempre vincente e funzionale. Il Multiplayer è senz'altro l'aggiunta più interessante rispetto a Trials HD, dal quale Evolution eredita tutte le meccaniche espandendole ad un pubblico molto più vasto, che voglia divertirsi a vedere la sofferenza dell'amico impegnato via etere a superare un'ostacolo particolarmente tedioso.
    Ma bando alle ciance e vediamo come stiamo per andare a spendere 1200 dei nostri amati Microsoft Points.

    Folle...

    L'offerta ludica di Trials Evolution, per quanto non troppo dissimile dal predecessore, è assolutamente funzionale ed assuefacente. Si parte in single player, con la modalità principale suddivisa in vari stage dalla difficoltà crescente. Per sbloccarli dovremo prima di tutto aprire gli speciali License Stage, dove impratichirci tramite tutorial, strutturati alla stregua di prove per la patente in salsa Trials. Si tratterà, in sostanza, d'imparare a sfruttare le varie tecniche di gestione del carico e di gas e freno, per superare le asperità che la produzione RedLynx ci metterà di fronte man mano. Le stesse prove per le Patenti D, C, B ed A, come detto, andranno sbloccate, completando i quadri e guadagnando le necessarie medaglie. Tempo e pulizia d'esecuzione (leggasi nessuna -o poche- cadute) saranno le discriminanti per determinare il metallo col quale verremo insigniti alla fine di ciascuna prova; nel computo il Bronzo conterà come "una medaglia", l'Argento come "due" e l'Oro come "tre", dando per scontato il guadagno "a catena" delle suddette.

    "Trials Evolution non cambia la sua sostanza vincente. Si tratterà dunque di gestire da una parte il peso del corpo del nostro rider, dall'altra accelerazione e frenata della moto."

    La forza di ciascuno stage, e della progressione in generale, sarà però il level design, vero punto focale di questa seconda incarnazione di Trials. Il lavoro di RedLynx, da questo punto di vista, è stato davvero stupefacente. La varietà, nelle sette playlist d'eventi che ci troveremo ad affrontare, si farà sentire a squarciagola - ora gettandoci su un campo di battaglia preso di peso da "Salvate il Soldato Ryan", ora lanciandoci a tutta velocità tra le esplosioni di una centrale nucleare in pieno meltdown. Ogni location presenterà, a modo suo, elementi nuovi, sempre freschi ed in grado d'instillare brio in un gameplay che, come vedremo poi, si basa su pochi e semplici concetti. Se dapprima verremo semplicemente sospinti da timidi getti d'acqua e vapore o infastiditi dal crollo di strutture completamente collaterali, addentrandoci negli stage più complicati ci troveremo ad affrontare altalene improvvisate, elevatori, scosse elettriche e chi più ne ha più ne metta; con un contorno d'immancabili esplosioni che daranno quell'indispensabile tocco di follia in più.
    Per quanto la varietà non sia veramente mai in discussione, in ogni caso, il replay value della produzione scricchiola leggermente, a volerne osservare ogni risvolto. Certo, completare ogni playlist "ad oro" richiederà tempo e pazienza, nonché il "backtracking" per sfruttare la potenza delle nuove moto sbloccate ad ogni patente acqusita. L'operazione, tuttavia, si rivelerà (quasi) soltanto una sfida con se stessi -ed eventualmente con i giocatori presenti nelle leaderbord costantemente aggiornate. Ad aprire ogni stage basterà infatti una quantità non elevatissima di medaglie d'oro, accontendandosi, per il resto, di argento e bronzo e non curandosi assolutamente del denaro guadagnato ad ogni prova, necessario solamente per l'acquisto di oggetti utili per personalizzare moto e pilota (ma solo a livello estetico). A questo proposito, però, è bene aprire una parentesi, per sottolineare comunque la discreta quantità d'elementi presenti nello Shop, che ci consentiranno di rinnovare il look del centauro (pantaloni, giacca, guanti..) e della moto (forcelle, cerchi, corpo...) non andando -lo ribadiamo- ad incidere attivamente sul gameplay.

    Non moltissime, dunque, le ore per completare la modalità principale, corredata anche da due playlist dedicate ai Tornei (eventi nei quali saranno raccolti diversi stage da completare in sequenza) e dalla nuova e divertente Circus, della quale abbiamo già parlato nel nostro hands on dalla Games Developers Conference. Una rinfrescata, per chi se lo fosse perso, ci pare comunque necessaria in questa sede. Si tratterà di una sezione completamente dedicata -se così possiamo dire- alle più pazze applicazioni delle meccaniche di Trials Evolution; tanto che dopo averne provate alcune, guidare una moto a folle velocità in un dirupo vi farà letteralmente sbadigliare. Le sfide da superare (sempre nell'ottica d'ottenere quante più medaglie possibili) saranno svariate: si andrà da "Icaro", una prova nella quale lanciarsi da un trapolino ed abbandonare all'apice del balzo la moto, per proseguire sbattendo delle ali di cartone attaccate alle braccia, a "Discesa Libera", nella quale al posto della motocicletta ci troveremo a guidare (letteralmente) un paio di sci; passando per il mantenimento di un Disco Volante in quota e per più canoniche discese nelle quali non avremo -a turno- il controllo sullo spostamendo del peso corporeo o sul freno. Per quanto utili per spezzare il ritmo e donare ancora un pizzico di varietà in più alla produzione, non tutte queste "sfide eccentriche" riusciranno ad amalgamarsi bene alla struttura ludica. Se le più canoniche dove dosare la benzina o ingegnarsi per controllare una moto senza freni costituiranno delle gustose variazioni sul tema, le altre sfocieranno di tanto in tanto in troppo spinte esagerazioni, mettendo in qualche modo in discussione i principi basilari del titolo. Alcune delle suddette, inoltre, non mostreranno una realizzazione particolarmente riuscita - si vedano, ad esempio, gli Sci, la "guida" dei quali verrà assimilata a quella di una motocicletta, con tanto di acceleratore e freno (e posa "in sella" dell'avatar). Si tratta chiaramente di trovate goliardiche, ma fino ad un certo punto; e comunque, come detto, non sempre funzionali come ci si potrebbe aspettare.

    ...ma c’è di più

    Poco male, in ogni caso, dato che si tratterà di semplici attività di contorno alle sfide "principali" e che, in Trials Evolution, potremo sfogare anche online le nostre smanie di competitività. A questo proposito troviamo delle interessanti alternative. Avremo la facoltà di organizzare competizioni selezionando tutti i quadri a disposizione offline (nonché i vari eventi - dai più classici ai più bizzarri) ed il numero di manche da disputare: i percorsi per i riders all'interno delle location verranno quindi quadruplicati, permettendo a quattro giocatori di darsi battaglia nel medesimo stage contemporaneamente, affrontando gli stessi ostacoli. Alla fine di ognuna di queste gare -denominate Supercross- otterremo un punteggio a seconda del piazzamento, ed esperienza in grado di rimpinguare il nostro ranking globale in multiplayer. Questo "livello", a differenza del denaro guadagnato offline, risulterà necessario per sbloccare eventi dalla difficoltà più elevata, dove lottare in solitaria semplicemente contro il tempo ed il punteggio, confrontandosi poi tramite leaderboard. Trials ed Hardcore Trials ricalcheranno in qualche modo le più difficili sfide presentate offline, permettendo ai motociclisti più arditi di ottenere pane per i loro denti.

    "La varietà, nelle sette playlist d'eventi che ci troveremo ad affrontare, si farà sentire a squarciagola - ora gettandoci su un campo di battaglia preso di peso da "Salvate il Soldato Ryan", ora lanciandoci a tutta velocità tra le esplosioni di una centrale nucleare in pieno meltdown."

    Il comparto si presenta dunque piuttosto bene, carico di possibilità e, per quanto testato con mano, del tutto privo di difetti. Le partite a cui abbiamo partecipato, per quanto la disponibilità di avversari fosse al momento esigua, hanno mostrato una buona ottimizzazione del netcode e l'assenza di qualsivoglia problema di latenza nel controllo. L'unico appunto, in questo senso, riguarda il level design dei tracciati dedicati a quattro motociclisti. Benché si possano recuperare pressoché tutte le location, la quantità d'elementi di disturbo qui presenti non sarà esattamente la stessa, tralasciando alcune delle varianti più movimentate e spettacolari proprio per far spazio alla gestione dei quattro giocatori sul percorso. La ripetitività, dunque, per quanto piuttosto marginale, potrebbe cominciare a farsi sentire nei più esigenti, se non altro sino all'ottenimento del grado necessario per sbloccare le Trials in solitaria.
    Il team ha poi voluto esagerare, inserendo persino un ottimo editor dei tracciati. Suddiviso in due sezioni (una Base e una Pro) quest'ultimo permetterà, selezionata una delle ambientazioni di gioco, d'inserirvi ogni elemento, script, checkpoint possiate immaginare e desiderare. Il team ha tenuto a specificare che si tratta dello stesso tool con il quale sono state realizzate tutte le sfide, senza alcun adattamento da PC a console. Se con la versione Light sarete un pò più guidati, con quella Pro avrete le stesse facoltà degli sviluppatori, e potrete sbizzarrirvi a creare percorsi sempre più pazzeschi, con tanto di cambi d'inquadratura pre-determinati e quant'altro. Ogni creazione sarà poi condivisibile tramite Track Central, una struttura pensata ad hoc per mettere la community in grande rilievo. Grazie a svariati criteri di ricerca ed altrettante categorie potremo sperimentare qualsiasi creazione inserita da altri utenti, votarle e ricercare le più votate, nonché sperimentare quelle selezionate dal team di sviluppo, che di mese in mese stilerà una classifica dei migliori tracciati creati dagli utenti. Inutile dire che tutte queste opzioni apriranno possibilità potenzialmente infinite, in un sistema che ricorda veramente da vicino quanto mostrato in Little Big Planet (o in ModNation Racer), con la sua dedizione estrema alla comunità videoludica.

    Squadra che vince....vince!

    Per quanto riguarda il gameplay, come abbiamo già detto, Trials Evolution non cambia la sua sostanza vincente. Si tratterà dunque di gestire da una parte il peso del corpo del nostro rider, sfruttando lo stick sinistro per spostarlo in avanti ed all'indietro, e dall'altra accelerazione e frenata della moto, stando bene attenti al dosaggio nelle situazioni più spinose. Semplici concetti che, uniti ad un level design davvero eccezionale, fanno di Evolution ancor più del suo predecessore, un prodotto complessissimo, nel quale ogni salto, ogni gap da superare ed ogni ostacolo da scavalcare rappresenteranno una sfida. Impadronirsi delle tecniche per non cadere rovinosamente ad ogni balzo, ed eseguire spettacolari evoluzioni senza far mai perdere spinta al nostro bolide non sarà facile, ma in definitiva risulterà dannatamente appagante. Ogni azione, al solito, si baserà su una gestione piuttosto realistica della fisica, che ci vedrà impegnati nel modificare in continuazione la stance del nostro avatar, ora per evitare che l'improvvisa accelerazione finisca per far impennare e ribaltare rovinosamente la moto, ora per scalare una trave o una parete in pendenza, sfruttando la spinta dei cavalli del nostro bolide. Un gioco d'attenta osservazione e -se vogliamo- pazienza, dove aprire "a tutta manetta" senza cognizione di causa sarà semplicemente l'inizio della fine. La suddivisione per difficoltà crescente e la presenza delle patenti-tutorial già descritte, da questo punto di vista, si rivelerà veramente funzionale, nonché utilissima per interiorizzare pian piano le tecniche più complesse. Saremo chiamati a rapidi spostamenti del peso per allungare la spinta in particolari balzi, a dosare la spinta in maniera da volteggiare in aria il necessario per compiere calibrate capriole e, naturalmente, ad atterrare sempre in maniera da perdere meno tempo possibile nella ripartenza.

    La struttura, grazie ad un livello di sfida elevato ma ben calibrato e alle continue novità, funziona alla grande, sopperendo con una dose letale di divertimento ad un comparto tecnico non sempre brillante. Laddove la gestione delle forze funziona in maniera convincente, infatti, a non convincere appieno è soprattutto il look delle amibientazioni, varie e ricche di elementi "di gameplay", ma caratterizzate da una texturizzazione sottotono. Il comparto soffre poi di un problema noto in questa generazione: il caricamento ritardato delle texture, che al momento di riprendere da un checkpoint, a volte, vi mostrerà location completamente "spoglie". Si tratta, in ogni caso, di aspetti piuttosto marginali in una produzione come questa, tenendo poi in considerazione che la modellazione poligonale soddisfa ed il comparto animazioni svolge in maniera soddisfacente i suoi compiti. Il look, in linea generale, non stona, presentando di tanto in tanto persino qualche soluzione artisticamente ricercata (nei limiti di un titolo motociclistico s'intende), sfruttando una gestione piuttosto spinta della palette cromatica.
    Chiude un comparto sonoro di buona fattura, con campionature dei motori leggermente diversificate a seconda della cilindrata ed una soundtrack che spazia dal punk-rock all'heavy metal, donando al giocatore la giusta carica per affrontare le evoluzioni sul suo cammino.

    Trials Evolution Trials EvolutionVersione Analizzata Xbox 360Trials Evolution è un prodotto ottimamente confezionato, capace di ereditare ed espandere a dismisura la già ottima proposta del suo predecessore. Qualche difetto, dovuto ora all’esagerazione del dev team (si veda il Cyrcus) ora a qualche piccola disattenzione, non scalfisce assolutamente la solidità di una struttura completamente assuefacente ed estremamente varia. Tra la “campagna” single player, il multiplayer e tutto quel che ruota attorno al track editor, Trials Evolution si presenta come uno dei Live Arcade da non farsi assolutamente scappare, offrendo, per soli 1200 Microsoft Points, ore ed ore di assoluto divertimento.

    9

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